----------- MI PRESENTO -----------
CECCHETTO
Paolo
Specialità: Handbike cat. MH3
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Il Cristo Redentore sul Corcovado a Rio de Janeiro sembra esultare a braccia larghe. Paolo Cecchetto, legnanese classe 1967, bacia la medaglia d'oro alle Paralimpiadi del 2016 dopo aver vinto la gara in linea di handbike. E' una delle tante, ma forse la più bella. Un successo che nessuno avrebbe potuto immaginare il 16 luglio 1988 quando un incidente motociclistico Paolo rimase paralizzato dalla quinta vertebra dorsale (e nel quale dovette sopportare il dolore per la perdita dell'amico Vito Minesi). Dopo 6 mesi di riabilitazione la decisione di provare lo sport paralimpico (con l'atletica in carrozzina) e di rituffarsi nel lavoro con un impiego in biblioteca. Paolo rinasce e conosce Laura, con la quale si sposa e insieme alla quale cresce Rebecca, Noah e Mattia. L'handbike entra nella sua vita in Germania, la carrozzina olimpica lascia così il posto al nuovo mezzo con la quale nel 2007 vince la maratona di Verona
davanti all' "imbattibile" Roland Ruep. Le vittorie si sommano ma il salto decisivo avviene con il Team Equa: dopo la sfortunata parentesi delle Paralimpiadi di Londra e il pensiero ricorrente di abbandonare le gare Paolo viene "sopraffatto" dall'entusiasmo di Laura e Ercole Spada. La nuova scommessa si chiama Federico Sannelli, allenatore con il quale Paolo si trova a meraviglia.
Il 2016 è leggenda con l'oro di Rio, nel 2017 arriva il mondiale in Sudafrica, nel 2018 il 2° posto nella cronometro mondiale. Il Team Relay con Alex Zanardi e Luca Mazzone consacra Paolo campione del mondo nel 2019 ma dopo le spiagge di Rio sono ora le luci di Tokyo a scatenare Cecchetto. Le medaglie di Paolo hanno tanti volti, da quello della moglie Laura a quello di Ercole Spada, dagli amici/sponsor Gianni Conte e Marta e Christ Peterson e Stephane Massard "forgiatori" di bici con materiali eccellenti per competere al top. Ma il volto sulla faccia principale della medaglia è il suo
Paolo